Pazienti con infezione da HCV: l’anemia incidente migliora la risposta a Peginterferone, Ribavirina, e Boceprevir
I pazienti con infezione da virus HCV ( epatite C cronica ), che hanno sviluppato anemia durante il trattamento con Interferone pegilato alfa-2b, Ribavirina e Boceprevir, hanno più probabilità di andare incontro a risposta virologica sostenuta.
1.097 pazienti con infezione cronica da HCV di genotipo 1 sono stati assegnati in modo casuale a Peginterferone e Ribavirina con placebo oppure a 800 mg di Boceprevir tre volte al giorno per 44 settimane oppure a PegInterferone e Ribavirina con Boceprevir a risposta guidata, dopo 4 settimane di terapia lead-in ( terapia duplice ) a base di Interferone pegilato e Ribavirina.
Quasi tutti i pazienti ( n = 1080 ) avevano livelli di emoglobina ( Hb ) misurati nel corso dello studio.
L’anemia ( emoglobina al di sotto di 10 g/dl ) è stata gestita con somministrazione di Eritropoietina e/o con la riduzione della dose di Ribavirina.
La metà di coloro che hanno assunto Boceprevir hanno sviluppato anemia durante lo studio, rispetto al 31% di quelli riceventi placebo ( P inferiore a 0.001 ).
Grave anemia ( emoglobina al di sotto di 8.5 g/dl ) si è verificata nel 4% dei soggetti riceventi placebo e nel 7% dei pazienti trattati con Boceprevir ( P = 0.04 ).
I pazienti che hanno sviluppato anemia avevano significativamente più bassi livelli di emoglobina al basale e uan ridotta clearance della creatinina stimata ed erano più propensi a far uso di statine.
L'analisi multivariata ha indicato che l’emoglobina al basale era predittiva di anemia incidente ( odds ratio, OR = 0.58 ), mentre i bassi livelli di creatinina tendevano a raggiungere significatività statistica ( P = 0.0524 ).
I tassi di risposta virologica sostenuta ( 72% vs 58% ) e la risposta al termine del trattamento ( 81% vs 67% ) erano più elevati tra i pazienti anemici rispetto ai pazienti non-anemici.
I tassi di risposta virologica sostenuta non variavano in modo significativo in base a come era stata gestita l'anemia ( range 70-74% ).
I tassi di risposta virologica sostenuta erano più alti tra i pazienti anemici che hanno presentato un calo massimo di oltre 3 g/dl durante il trattamento.
In conclusione, l'aggiunta di Boceprevir a PegInterferone e Ribavirina è risultata associata a un maggior rischio di anemia rispetto alla duplice terapia PegInterferone e Ribavirina.
Tuttavia, il tasso di risposta virologica sostenuta era più alto nei pazienti con anemia incidente rispetto a quelli senza anemia a prescindere dalla strategia di gestione dell'anemia. ( Xagena2013 )
Fonte: Hepatology, 2013
Inf2013 Gastro2013 Emo2013 Farma2013
Indietro
Altri articoli
Studio BArT - Fondazione Italiana Linfoni: trattamento di prima linea con gli antivirali ad azione dirette nei pazienti con linfoma indolente associato a infezione da virus HCV
L'infezione cronica da virus dell'epatite C ( HCV ) è stata inequivocabilmente associata a un ampio spettro di disordini linfoproliferativi...
Trattamento differito con Sofosbuvir - Velpatasvir - Voxilaprevir per i pazienti con infezione da virus HCV precedentemente trattati con un inibitore NS5A: sottostudio di POLARIS-1
Regimi antivirali ad azione diretta contenenti inibitori NS5A sono trattamenti altamente efficaci per l'infezione da virus dell'epatite C cronica (...
Analisi della resistenza nei pazienti con infezione da HCV genotipo 1-6 trattati con Sofosbuvir e Velpatasvir in studi di fase III
La combinazione a dose fissa di Sofosbuvir e Velpatasvir ( Epclusa ) è risultata altamente efficace nei pazienti con infezione...
Rischio di riattivazione dell'epatite B in pazienti trattati con farmaci antivirali ad azione diretta per infezione da HCV
Una meta-analisi ha mostrato che quasi un quarto dei pazienti con infezione cronica da virus dell'epatite B ( HBV )...
La combinazione Glecaprevir e Pibrentasvir per i pazienti con infezione da HCV genotipo 3 con cirrosi e/o precedente esperienza di trattamento
Uno studio ha valutato l'efficacia e la sicurezza di Glecaprevir / Pibrentasvir ( G/P; Maviret ) coformulato senza Ribavirina in...
Terapia basata su Sofosbuvir sicura per i pazienti con cancro ed infezione da virus HCV, e associata a remissione del linfoma non-Hodgkin
Da uno studio è emerso che la terapia basata su Sofosbuvir ( Sovaldi ) è risultata sicura ed efficace in...
Infezione da HCV: gli antivirali ad azione diretta riducono l'incidenza di carcinoma epatocellulare, il rischio di malattia epatica scompensata, rispetto a nessun trattamento
I soggetti con epatite C sottoposti a terapia con antivirali ad azione diretta ( DAA ) hanno presentato una significativa...
La combinazione Glecaprevir e Pibrentasvir per 8 o 12 settimane nella infezione da HCV genotipo 1 o 3
Glecaprevir e Pibrentasvir ( Maviret ) sono agenti antivirali ad azione diretta con attività pangenotipica e un'alta barriera alla resistenza. Sono...
Infezione da HCV genotipo 1 e precedente trattamento antivirale ad azione diretta: Glecaprevir e Pibrentasvir per 12 settimane
Sebbene le terapie antivirali ad azione diretta ( DAA ) per l’infezione cronica da virus dell'epatite C ( HCV...
L'infezione da HBV e HCV associata ad aumentato rischio di malattia di Parkinson
E' stato riscontrato un sensibile aumento dei tassi di malattia di Parkinson nei pazienti con epatite B ed epatite C. Non...